"La Russia non può uscire più forte da questa guerra", avverte il premier polacco prima dell'incontro Trump-Putin

Il primo ministro polacco Donald Tusk ha dichiarato di nutrire "molte preoccupazioni", ma anche "molte speranze" riguardo all'incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin previsto per venerdì in Alaska.
Tusk ha anche elogiato “l’unità” dei leader europei nella loro posizione sulla guerra in Ucraina, compresa la convinzione che Kiev debba essere coinvolta nel processo di pace e non possa subire concessioni territoriali imposte.
💬 Primo Ministro @DonaldTusk 👇L'Europa è unita. I confini non possono essere modificati con la forza e una guerra tra Russia e Ucraina non può portare alcun vantaggio all'aggressore. pic.twitter.com/pZYCK8oTng
— Cancelleria del Primo Ministro (@PremierRP) 11 agosto 2025
"Per la Polonia, per i nostri partner europei e, spero, per la NATO nel suo complesso, deve essere chiaro che i confini nazionali non possono essere modificati con la forza e quindi la guerra russo-ucraina non può avvantaggiare la Russia semplicemente perché è l'aggressore", ha affermato Tusk in una conferenza stampa lunedì.
Il primo ministro ha sottolineato che, pur apprezzando gli sforzi di Trump per porre fine a questa guerra, ciò non può essere realizzato in un modo che "darebbe a Putin un motivo per dichiarare vittoria".
"Non possiamo permettere che la Russia esca da questo conflitto più forte e convinta di poter violare impunemente i confini, conquistare i territori di altri Paesi e che il mondo acconsenta a questo", ha dichiarato Tusk.
Ciò è di vitale importanza per la sicurezza della Polonia, ha affermato il primo ministro, sottolineando che le valutazioni dell'intelligence sia degli Stati Uniti che della NATO indicano che la Russia rappresenterà una minaccia per gli altri paesi della regione nei prossimi anni.
Le osservazioni di Tusk hanno fatto seguito a una dichiarazione congiunta rilasciata nel fine settimana, in cui lui, insieme ai leader di Francia, Italia, Germania, Finlandia, Regno Unito e Commissione europea, ha dichiarato che "il percorso verso la pace in Ucraina non può essere deciso senza l'Ucraina".
Pur affermando di aver "accolti con favore" gli sforzi di Trump per porre fine alla guerra, hanno avvertito che qualsiasi "soluzione deve proteggere gli interessi vitali di sicurezza dell'Ucraina e dell'Europa... compresa la necessità di garanzie di sicurezza solide e credibili che consentano all'Ucraina di difendere efficacemente la propria sovranità e integrità territoriale".
La Polonia è stata uno degli alleati più stretti dell'Ucraina sin dall'invasione su vasta scala della Russia nel 2022, sostenendo anche le aspirazioni di Kiev di aderire all'UE e alla NATO. L'anno scorso, i due Paesi hanno firmato un accordo di sicurezza.
I leader di Polonia, Francia, Italia, Germania, Finlandia, Regno Unito e @EU_Commission hanno avvertito che "la pace in Ucraina non può essere decisa senza l'Ucraina" e hanno dichiarato "un impegno incrollabile per la sovranità, l'indipendenza e l'integrità territoriale dell'Ucraina" https://t.co/AVdR7y5vaF
— Note dalla Polonia 🇵🇱 (@notesfrompoland) 10 agosto 2025
Credito immagine principale: KPRM/Flickr (con licenza CC BY-NC-ND 2.0 )
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